Come realizzare un massetto in cemento
Coloro i quali non hanno mai maturato delle esperienze nel settore dell’edilizia potrebbero pensare che realizzare un massetto in cemento sia un’opera proibitiva e alla portata dei soli operatori professionali.
Realizzare un pavimento di pochi metri quadri è però un’opera alla portata di molti, se si conoscono gli accorgimenti giusti e e non mancano pazienza e voglia di fare.
Tutto ciò che bisogna avere, per realizzare un piccolo pavimento o un massetto in calcestruzzo di cemento, sono i materiali principali come cemento, sabbia, ghiaia. Gli strumenti essenziali da usare, invece, sono la betoniera (a seconda dell’importanza dei lavori da eseguire, potrebbe andare bene anche una di piccole dimensioni) e la rete elettrosaldata.
La procedura per creare il massetto a cemento
Se non si conoscono le proporzioni dei materiali da utilizzare nello spazio in cui il massetto a cemento deve essere gettato, si può utilizzare queste proporzioni per ottenere un volume totale di impasto di 66-67lt circa:
- un sacco di cemento da 25kg
- acqua 9lt
- sabbia lavata 0-12: 85kg circa, corrispondenti ad un volume apparente di circa 52lt di sabbia umida
- ghiaietto 11-22: 34kg circa, corrispondenti ad un volume apparente di circa 21lt.
È sempre utile disporre dei fogli di rete elettrosaldata, acquistabili presso i rivenditori di materiali edili.
Una volta entrati in possesso di tutti i materiali necessari, come prima cosa, è necessario realizzare un perimetro utilizzando delle tavole di legno all’interno delle quali deve essere gettato il massetto. In questo modo, il cemento non esce fuori dallo spazio in cui si intende gettare. È consigliabile fare dei segni nelle tavole in maniera tale che risulti visibile il livello entro cui possono essere riempite di cemento. Dopo di che, occorre introdurre la rete in modo che ogni foglio si sovrapponga con quelli vicini per almeno la lunghezza di una maglia, solitamente 20cm; per poter lavorare in modo efficace la rete dovrebbe essere disposta a metà dello spessore del getto e comunque deve essere sollevata dal fondo; per questo è opportuno appoggiarla su pezzi di ghiaia oppure su frammenti di mattone pieno.
La preparazione del cemento
Per confezionare il calcestruzzo è opportuno caricare all’interno della betoniera in rotazione per prima una metà dell’acqua di impasto a cui si aggiungono sabbia e cemento nelle proporzioni sopra esposte. Da ultimo si può aggiungere l’acqua restante per portare l’impasto alla lavorabilità richiesta. Il dosaggio d’acqua indicato dovrebbe essere sufficiente per ottenere una consistenza fluida o superfluida.
Un impasto con lavorabilità più bassa (plastica o semifluida) è faticoso da porre in opera e da costipare efficacemente e presenterà vuoti e nidi di ghiaia mentre un dosaggio eccessivo d’acqua renderà l’impasto poco durevole o scarsamente resistente.
Una volta impastato il calcestruzzo, prima di gettarlo all’interno della struttura in tavole di legno, conviene inumidire il terreno per evitare che un sottofondo troppo asciutto sottragga acqua all’impasto ancora fresco favorendo così la formazione di fessure. Il calcestruzzo va steso aiutandosi con stagge, raspe e rastrelli assicurandosi che sia ben piano.
Una volta terminate le operazioni di getto bisogna attendere che il calcestruzzo inizi ad andare in presa; con cementi usuali questo avviene dopo circa 1½-2 ore ad una temperatura di 20°. Temperature più alte accelerano la presa e l’indurimento mentre temperature più basse rallentano la reazione. Non bisognerebbe gettare il calcestruzzo con temperature inferiori a 5°C.
Nelle ore successive al getto il calcestruzzo inizia ad andare in presa iniziando l’indurimento. Nelle prime ore, mentre il calcestruzzo stà andando in presa è ancora possibile rinforzare ulteriormente la superficie con una corazzatura di cemento anidro che può essere incorporata al massetto tramite frattazzatura.
Una asciugatura troppo repentina, specialmente nella stagione estiva può portare alla formazione di fessure indesiderate che già dopo poche ore dal getto. Una ventilazione eccessiva od una forte insolazione possono far evaporare l’acqua di impasto prima che abbia avuto modo di portare a termine l’idratazione del cemento. È pertanto indispensabile mantenere umida la superficie per le prime ore per esempio nebulizzando acqua sulla superfice. Da evitare il getto d’acqua diretto che rovinerebbe la superficie nel punto di caduta.
L’indurmento del calcestruzzo è un processo lungo; idealmente bisognerebbe attendere un mese o perlomeno una settimana prima di utilizzare il manufatto.