Storia del cemento

Storia del cemento

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Nel settore dell’edilizia il cemento è dato dalla presenza di diversi materiali da costruzione, che prendono il nome di leganti idraulici. Essi, infatti, vengono mescolati fra di loro con acqua sviluppando delle importanti proprietà adesive o idrauliche. Fino al 2014, il principale paese produttore di cemento in Europa era la Germania, seguita subito dall’Italia.

Le origini del cemento

Per quanto concerne le sue origini, invece, bisogna dire che il suo utilizzo risale al terzo millennio a.C., quando gli antichi egizi, per realizzare le proprie costruzioni, si avvalevano dell’utilizzo di un legante, rappresentato dalla malta di gesso utile per creare i paramenti murari in conci di pietra. Più tardi, una forma primordiale di cemento, come la calce aerea, veniva utilizzata fungendo da legante anche dai romani.

Finché il legante della malta veniva creato utilizzando solamente la calce aerea, il cemento si induriva in modo molto lento, in quanto la malta a base di calce stessa si consolidava grazie ad una reazione tra l’idrossido di calcio e l’anidride carbonica che si trovava nell’atmosfera. Dall’incontro di questi due componenti chimici usciva fuori il carbonato di calcio.

L’utilizzo del cemento nell’Antica Roma

Dal primo secolo a.C., i Romani sostituirono la sabbia che conteneva la malta o con il cocciopesto oppure con la pozzolana. Quest’ultima può essere sicuramente considerata la scoperta del periodo che rivoluzionò il modo per realizzare le mura di cinta nei pressi delle città conquistate.

Nell’opera di VitruvioDe Architectura”, nel libro secondo, si fa un ampio riferimento della pozzolana di baia o di cuma usata dai Romani per mettere in piedi delle costruzioni che si facevano anche sott’acqua, in mare.

Le proprietà di questi due materiali (il cocciopesto e la pozzolana) , infatti, la malta composta da pozzolana e calce aerea diventava dura anche in acqua e di leganti generati erano molto resistenti e davano vita ad un velocissimo processo di indurimento.

Dopo la caduta dell’impero Romano d’Occidente, si perse l’usanza di costruire utilizzando la pozzolana. A ciò contribuì anche il declino del campo delle costruzioni. In epoca medievale la tecnologia, che si basava sull’utilizzo della pozzolana, venne rimpiazzata da un processo che si avvaleva di un legante più semplice come il grassello di calce.

Per fortuna, nel periodo umanistico, in particolar modo dopo il 14º secolo, vennero riletti i testi latini di Vitruvio e Plinio il Vecchio e fu riscoperto il segreto delle costruzioni dell’Antica Roma che, non molto dopo, vennero rispolverate.

Tale segreto venne ripresentato in una riedizione del “De Architectura” del XVI° secolo a cura del domenicano Giovanni Monsignori ( conosciuto anche come Fra’ Giocondo). Le conoscenze romane, per concludere, vennero riprese dai costruttori della Francia del Settecento, per dare vita ad una serie infinite di opere ancora oggi apprezzate da tutto il mondo.